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Il pericolo della ripetizione!

La musica influenza moltissimo il comportamento umano. Se sei a conoscenza di questa cosa, sai che se utilizzi la musica in store, puoi orientare pensieri ed emozioni della clientela in un certo modo, modificandone le abitudini di acquisto. Una playlist corta e ripetitiva porta a pensieri negativi e a reclami da parte della gente, con un conseguente calo del costo della spesa.
Al primo ascolto siamo attratti dalla ripetizione (ecco il motivo di così tante canzoni pop simili). Il cervello riconosce questo schema e fa provare all’individuo una soddisfazione immediata, poi, man mano che ci si abitua a questo schema, cresce la familiarità e, di conseguenza, il comfort.

La familiarità funziona solo nei rapporti interpersonali!

Con la musica la familiarità funziona poco… Infatti, se da una parte aiuta la persona a legarsi alle canzoni, dall’altra genera in lei una vaga avversione. Sembra incredibile ma esiste una linea sottile tra ascoltare un brano amandolo alla follia ed innervosirsi all’ennesimo ascolto.

Ma c’è di più. Quando acquisiamo familiarità con una canzone attraverso la ripetizione, essa potrebbe trasmettere l’impressione errata che il prodotto, il servizio, il brand o il negozio siano comuni, dozzinali, facilmente raggiungibili. Il risultato finale è che troppa familiarità, abbassa la percezione del valore del bene o del marchio nella mente del consumatore.

Il genere?

Anche il tipo di musica che suoni nel tuo negozio è importante: non esiste un genere adatto a tutti, cioè che influenzi positivamente tutti gli acquirenti. A meno che tu non conosca molto bene chiunque frequenti il tuo negozio, trasmettere e ripetere la musica che ai clienti non piace li fa innervosire subito: aumentano l’agitazione, la maleducazione e l’impazienza di uscire – sia che abbiano acquistato qualcosa o meno.

Anche se conoscessi il genere preferito del tuo pubblico, sarebbe comunque utile variare la selezione dei brani e degli artisti. Questo è il motivo per cui i disc jockey professionisti sono pagati bene per fare il loro lavoro: sono in grado di creare una playlist che stimoli uno stato d’animo particolare, un sentimento.

La variazione dei brani fa pensare allo shopping, impedendo loro di scomparire nei propri pensieri.

Le fonti musicali.

Trovare il giusto tipo di musica, al giusto prezzo (e con la licenza) a volte può essere un compito mastodontico.

Anche se hai il miglior supporto per ascoltare musica, avrai sempre un numero limitato di canzoni da cui attingere durante il giorno. Inoltre, anche se hai acquistato legalmente le canzoni, queste sono solo autorizzate per uso personale, il che rende illegale la trasmissione nel tuo negozio. Idem per lo streaming radio.

La soluzione consiste nel contrattare RADIO BRAND che fornisce l’accesso a un ampio catalogo di musica con licenza commerciale.

Il costo di una playlist corposa deve valere la pena.

Se la tua azienda viene sorpresa a trasmettere musica priva di licenza o con uno streaming non autorizzato per uso commerciale, potresti dover pagare un bel po’ di soldi. E – da ultimo – anche se sei un ricco venditore ed hai molti euro per coprire il costo delle multe, potresti scoprire che la pubblicità che viene trasmessa dai sistemi che usi per trasmettere la musica non ti fa fare bella figura!